Dopo Bologna e Bari Sizzla annullato anche a Roncade

Annullato il concerto del cantante giamaicano Sizzla Kalonji, in arte
Sizzla, in programma per sabato sera 14 novembre 2009 al New Age club
di Roncade (TV)
La notizia dell’esibizione aveva provocato nelle ultime ore una serie
di polemiche e di prese di posizione lanciate da molte associazioni (in
primis Arcigay nazionale) e preso atto della preoccupazione che il caso
ha suscitato per i suoi passati testi omofobi ed offensivi verso la
comunità GLBT, il Direttivo del Circolo ha optato per l’annullamento
del concerto come un segno di vicinanza e sostegno verso la comunità
GLBT Nazionale in un momento in cui parte la campagna contro l’omofobia
sulle principali televisioni a cura del Ministero delle Pari
Opportunita’e ribadisce la sua posizione fortemente contraria
all’omofobia e ad ogni forma di intolleranza.

L’idea di ospitare l’artista Sizzla era nata dopo che questi aveva
sottoscritto nel 2007 il “The Reggae Compassionate Act”(un documento
dove tra l’altro asseriva che non c’è spazio nella comunità artistica
per razzismo, violenza ed omofobia e risultava un enorme passo in
avanti) ma in queste ore siamo venuti a conoscenza che questo documento
alcune volte è stato disatteso.
L’Associazione Culturale Arci New Age club da sempre si propone di
ospitare musica nelle sue diverse forme ed espressioni, per dare voce
alle differenti culture e creare una forma di dialogo tra le stesse ed
è fortemente convinta che il reggae non è ambasciatore di messaggi
violenti e discriminatori perché è sempre più grande il rischio che
nella comunicazione di massa reggae e omofobia vengano associate quando
invece è una delle musiche che lotta e combatte per un mondo migliore.
Vorremmo che questa fosse l’occasione per un avvicinamento “vero” di questi artisti alle comunità GLBT
come fatto dalla comunità gay di San Francisco (USA) che ha voluto
incontrare Buju Banton (altro artista reggae con testi omofobici) e
confrontarsi.
ONE LOVE
In sostituzione al concerto stiamo provvedendo ad approntare un
concerto reggae sostitutivo, entro domani verranno comunicati i
dettagli.
DA LUNEDI 16 NOVEMBRE 2009 E’ POSSIBILE OTTENERE IL RIMBORSO DEL VALORE
DEL BIGLIETTO ACQUISTATO IN PREVENDITA (INCLUSI I DIRITTI DI
PREVENDITA) RIVOLGENDOSI DIRETTAMENTE AL PUNTO VENDITA IN CUI E’ STATO
EFFETTUATO L’ACQUISTO ENTRO E NON OLTRE LUNEDI’ 30 NOVEMBRE 2009.

Associazione Culturale Arci New Age club
Il Presidente
Gabriele Vian

ARCIGAY CHIEDE L’ANNULLAMENTO DEL TOUR DI SIZZLA

Fermate la tournée di Sizzla

Sizzla Kalonji è un cantante gamaicano assai noto tra gli appassionati di musica reggae che terrà nei prossimi giorni una tournée in Italia, di cui la prima data bolognese è stata cancellata grazie alla reazione della comunità lgbt e delle istituzioni locali.

Sizzla incita nelle sue canzoni all’uccisione delle persone omosessuali, con versi del genere: “Mi chiedo di scusarmi con i froci, scusarmi per cosa? Loro devono chiedere scusa a Dio!!! Si meritano colpi di pistola”, oppure “Venite fuori! Il sangue dei froci scorrerà! Verrete bruciati!” infine, “He
he, Noi non ci uniano a loro, He he Noi non facciamo sesso con loro,
Uccidiamo i froci e lasciamo che ritrovino i loro corpi”.

Negli Stati Uniti e in Europa i suoi concerti sono stati boicottati e
cancellati, allo stesso modo chiediamo che anche nel nostro Paese sia
impedito a questo campione dell’omofobia violenta di diffondere le sue
idee di odio!

Facciamo appello a tutte le organizzazioni che hanno
predisposto le date dei concerti di seguire l’esempio di Bologna e di
non permettere che nel nostro Paese possano esprimersi impunemente non
libere opinioni, ma concetti offensivi e pericolosi per una società
democratica e civile.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay

Concerti previsti:

10 novembre Catanzaro, 11 novembre Bari, 12 novembre
Bologna (cancellato), 13 novembre Trezzo Sull’Adda (MI), 14 novembre
Roncade (TV), 15 novembre Grosseto

ANNULLATO CONCERTO SIZZLA A BOLOGNA

http://www.arcigay.it/files/arcigay/volantino_sizzla_06_11_2009.jpg

Boicotta Sizzla e Beenie Man

Il 13 giugno scorso l'associazione inglese Outrage ha diffuso la notizia che tre dei principali cantanti reggae/dancehall hanno rinunciato all’omofobia e condannato la violenza contro gay e lesbiche, firmando un accordo denominato Reggae Compassionate Statement, in cui Sizzla, Capleton e Beenie Man dichiarano tra l'altro: «concordiamo di non cantare testi e suonare canzoni che incitino all’odio o alla violenza contro chiunque, di qualsivoglia comunità».
leggi il testo completo dell'accordo

Noi abbiamo affermato fin dall'inizio della campagna di boicottaggio, che questi accordi non rappresentano un reale e sincero ripudio dell’omofobia e del sessismo da parte di questi cantanti, ma servono soltanto a difendere gli interessi economici dei tour manager europei e delle case discografiche.

E a riprova di ciò, a meno di due settimane dalla firma del RCA, abbiamo già ricevuto numerose segnalazioni che dimostrano chiaramente che questi cantanti non hanno alcuna intenzione di mantenere la parola data (di seguito alcuni esempi).

Ribadiamo dunque la nostra richiesta di annullamento di tutti i concerti di Sizzla, Beenie Man e Capleton in Italia.

Rete per il boicottaggio dei concerti omofobi
http://nonsoloreggae.noblogs.org
nonsoloreggae@autistici.org

—————————————————-

Durante il concerto del 13 giugno scorso al Kesselhaus di Berlino, Sizzla ha cantato le canzoni:
No No Way [«No no no no way / bad man nuh suck pussy / no no no no way / bad man no fuck batty» – trad. it.:  Niente affatto / I duri non fanno sesso orale / Niente affatto / I duri non fottono i froci]
e
Nah Apologize [«Rastaman nah apologize to no batty bwoy» – trad. it.: i rastaman non chiedono scusa ai froci]
lasciando che il pubblico intonasse al suo posto i rirornelli omofobi.
Sizzla ha cantanto le stesse canzoni anche il 20 giugno a Milano
e il 22 giugno a Bari
fonte

 

Ma questo espediente non è una novità: era stato utilizzato anche da Buju Banton nel 2006 in Florida, quando cantava Boom Bye Bye lasciando che il pubblico intonasse al suo posto il ritornello «Boom Bye Bye on a batty bwoy head».
Nel frattempo Beenie Man ha dichiarato a One876Entertainment.com di non aver mai firmato nessun accordo, e che forse il suo manager potrebbe aver firmato lo statement al suo posto:
«I never signed it, maybe the promoters signed it, because every promoter have to sign if dem want dem concert fi keep, but if yu nah sing about dem, there is no need to sign it».
fonte

Anche Bari rifiuta Sizzla!

Siamo dappertutto: ARREENDETEVI! 

anche a Bari c'è chi si mobilita contro il reggae omofobo di Sizzla:

 

l'appuntamento per tutte e tutti coloro che rifiutano chi promuove l'odio e l'intolleranza è

venerdì 22 giugno

davanti al New Demodè Discothèque (via dei Cedri, n.14 sulla Bari-Modugno)

insieme ad Amnesty International

per info: rivoltek@hotmail.it

 

Sizzla viola il Compassionate Act in Germania

Sizzla viola il ''Compassionate Act'' durante i concerti in Germania

Durante il concerto tenutosi il 13 Giugno scorso al Kesselhaus di Berlino, Sizzla ha violato quanto recentemente sottoscritto con il Compassionate Act.
Il cantante giamaicano ha suonato le canzoni ''No No Way'' [No no no no way /
bad man nuh suck pussy / no no no no way / bad man no fuck batty – trad. Niente affatto / i duri non fanno sesso orale / niente affatto / i duri non fottono i froci] e ''Nah Apologize'' [Rastaman nah apologize to no batty bwoy – trad. i Rastaman non chiedono scusa ai froci] e ha lasciato che il pubblico intonasse al suo posto i rirornelli omofobi.

La cosa non ci lascia stupiti. Noi abbiamo sempre affermato dall'inizio della campagna di boicottaggio, che questi accordi servono soltanto a salvaguardare il lato economico della questione, mettendo a posto la coscienza dei tour manager europei e delle case discografiche. Visto che quello che pensavamo succedesse si e' puntualmente verificato, a questo non ci sono piu' scuse e non ci sono piu' Statement che tengano. Ribadiamo la nostra richiesta di annullamento di tutti i concerti di Sizzla in Italia.

Fonte della notizia

LETTERA APERTA SUI CONCERTI DI SIZZLA, BEENIE MAN E TOK


A pochi giorni dalla manifestazione nazionale del Pride, che si svolgerà a Roma il 16 giugno 2007, alla quale parteciperemo con uno spezzone unitario per combattere qualsiasi forma di discriminazione basata sull'identità sessuale, l'Estate Romana si appresta a regalarci i concerti di Sizzla, Beenie Man e T.O.K. a Fiesta: due cantanti e un quartetto vocale che hanno fatto dell'omofobia il loro biglietto da visita.

Il brano Chi Chi Man dei T.O.K., che dice letteralmente ''Rat tat tat every chi chi man dem haffi get flat'' [Rat-tat-tat tutti i froci devono morire] e ''Blaze di fire mek we bun dem!'' [Appicca il fuoco e bruciali!], è stato usato dal leader del Jamaican Labour Party per promuovere la sua campagna elettorale, alla vigilia delle elezioni politiche del 2001. Non stupisce che in un paese in cui l'omosessualità è punita per legge, la canzone sia diventata uno slogan nazionale. Nel brano Pump Up, Sizzla canta ''Fire fi di man dem weh go ride man behind'' [Brucia gli uomini che fanno sesso anale con altri uomini]. Nel 2004 Sizzla ha dichiarato in un'intervista alla BBC ''They can't ask me to apologize. They've got to apologize to God because they break God's law'' [Loro (i gay) non possono chiedermi di scusarmi. Sono loro che devono chiedere scusa a dio perche' infrangono la legge divina]. Nel 2005 Sizzla ha risposto alle proteste internazionali, scrivendo il brano Nah Apologize [Nessuna scusa], in cui spiega che i ''Rastaman nah apologize to no batty bwoy'' [i Rastaman non chiedono scusa ai gay].

Troviamo vergognoso che messaggi di questo tipo vengano ospitati all'interno di una manifestazione tra le più importanti dell'Estate Romana. Pensiamo che il Comune di Roma non debba permettere che all'interno di iniziative culturali che lo coinvolgono direttamente, ci sia spazio per chi incita alla violenza, alla discriminazione, alla sopraffazione. Chiediamo al Comune di Roma, e in particolare all'assessorato alle politiche culturali, di ritirare il patrocinio offerto a Fiesta nell'ambito della programmazione dell'Estate Romana, nel caso che i concerti di Sizzla (il 21 giugno p.v.) e dei T.O.K. insieme a Beenie Man (l'11 luglio p.v.) vengano confermati.

E rimaniamo ancor più sconcertati dalla vaghezza delle scuse degli organizzatori. Il promoter che organizza il tour italiano di Sizzla (Tour de Force) ha recentemente diffuso una dichiarazione firmata da Sizzla, Beenie Man e Capleton, intitolata Reggae Compassionate Act, presentandola come una dimostrazione di un ''cambiamento di rotta'' da parte dei suddetti cantanti. Le dichiarazioni si possono leggere qui: http://www.sosjamaica.org/test/action.asp?ID=374

Purtroppo queste dichiarazioni non rappresentano una novità ma sono un espediente, già ampiamente usato nel passato, per garantire lo svolgimento di questi concerti in Europa, tappando la bocca alle proteste. Sono dichiarazioni così vaghe e fumose che non si capisce nemmeno con chi o per che cosa i firmatari si stiano scusando e, soprattutto, non dicono esplicitamente che i cantanti smetteranno di diffondere messaggi omofobi durante i loro concerti sia in Europa che nei Caraibi.

Finché questi cantanti non si esporranno pubblicamente condannando esplicitamente la violenza omofoba (sia verbale che materiale), non solo in Europa ma anche in Giamaica, noi continueremo a boicottarli.

Chiediamo dunque agli organizzatori dei concerti di Sizzla, Beenie Man e T.O.K. (a Roma, Osoppo, Milano, Ancona e Bari) di provvedere tempestivamente ad annullare queste date, come coraggiosamente è stato già fatto a Bologna e Torino nel caso di Beenie Man e Capleton.

LA RETE PER IL BOICOTTAGGIO CONTRO I CONCERTI OMOFOBI
http://nonsoloreggae.noblogs.org
nonsoloreggae@autistici.org

SIZZLA canta

SIZZLA KALONJI
vero nome: Miguel Collins
data di nascita: 17 aprile 1976

                                                          
SIZZLA CANTA:    

PUMP UP
Step up inna front line
fire fi di man dem weh go ride man behind
Shot battybwoy, my big gun boom

TRADUZIONE:
Salite in prima linea
Fuoco sugli uomini che fanno sesso con gli uomini dal di dietro
Sparate ai gay e alle lesbiche, la mia grossa pistola fa bang

BOOM BOOM
Boom boom! Batty boy them fi dead

TRADUZIONE:
Bang Bang! [come in un colpo di pistola] i gay e le lesbiche vanno ammazzati

GET TO DA POINT
Sodomite and batty bwai mi seh a death fi dem
Mi no trust babylon fi a second yah so
Mi a go shot batty bwai dem widdi weapon ya

TRADUZIONE:
Ai sodomiti e i batty bwoy, io dico: a morte!
Non mi fido di Babilonia nemmeno per un secondo
Io vado a sparare ai gay e alle lesbiche con le armi

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Capleton, Sizzla, Elephant, Beenie Man ROMA VI RIFIUTA!

E' arrivato un bastimento carico di….violenza, sessismo, omofobia!

E’ passato solo un anno dal concerto organizzato dall’ARCI a Villa Ada di Buju Banton (il cantante  processato per un brutale pestaggio ai danni di due omosessuali) e lo spazio Boario, all'interno del Villaggio Globale, si prepara ad accogliere quelli di Capleton e Sizzla. Sizzla e Capleton sono famosi nel mondo per le loro canzoni intrise di fondamentalismo religioso, che inneggiano al rogo di gay e lesbiche e che condannano le forme di sessualità non consone ai dettami biblici, alla perpetua dannazione e all'infinita maledizione di dio e degli uomini.
A questi concerti ne seguiranno altri, tutti accomunati dallo stesso odio sessista, omofobo e fondamentalista: Beenie Man, le cui performance sono state boicottate in tutta Europa e negli USA ed Elephant Man. Non possiamo e non vogliamo permettere che questi soggetti attraversino i luoghi della cultura di questa città e, in particolare, quelli che dovrebbero rappresentare spazi di critica verso certi messaggi. Le forme culturali apertamente patriarcali, sessiste ed omofobe, sono il brodo di coltura nel quale la sopraffazione cresce e diventa un linguaggio maggioritario e uno stile di vita.
Viviamo già quotidianamente le prediche, le pressioni, le ingerenze della Chiesa cattolica e del Vaticano, le loro continue invadenze e il loro infinito blaterale sulla famiglia tradizionale, sull’omosessualità, sull’aborto e sulle scelte delle donne. Viviamo giornalmente l’aggressività e il fondamentalismo di chi vuole imporre un ordine religioso, magari spacciato per ordine “naturale” o “biologico”, ai comportamenti sessuali e ai modi di vivere delle persone.
Nell'ultimo anno in Italia abbiamo assistito ad un'escalation di violenze ai danni di lesbiche, gay, transgender: (solo per citare gli ultimi avvenimenti) lo stupro, a Viareggio, ai danni di una lesbica all'uscita di un locale e il tentativo da parte di Forza Nuova di impedire lo svolgimento del gay pride a Catania. Tutto questo avviene in un clima montante di agguati, dove la cultura dell'aggressione, dell'intolleranza e delle lame, si insinua e si dispiega nei meandri della società e si mette in pratica nelle vie delle nostre città.
Non possiamo permettere che messaggi e forme di comunicazione esplicitamente fasciste, reazionarie, sessiste ed omofobe continuino a propagarsi liberamente e ancor peggio, attraversino tutti quei luoghi che dovrebbero invece essere il punto di partenza della lotta alla violenza sessista e machista. Dobbiamo ricominciare a reclamare una cultura di qualità, libera da sopraffazioni, intolleranza e ipocrisia.
E sarebbe ipocrita accogliere questi cantanti e le loro lettere in cui si impegnano a non proporre canzoni omofobiche in occasione dei concerti che terranno a Roma. Questa sarebbe censura e a noi non interessa. Noi non vogliamo che cantino le loro canzoni né a Roma né in nessun'altra parte del mondo.

CAPLETON, BEENIE MAN, SIZZLA, ELEPHANT MAN
ROMA VI RIFIUTA!

e rifiuta tutti quelli che, come voi, promuovono apertamente l'odio e  l'intolleranza.
IMPEDIAMO QUESTI CONCERTI !


RadiOndaRossa – Rete Antifascista Metropolitana – Csa La Torre – Csoa ex-Snia – Csoa Ricomincio dal Faro – Strike Spa – Associazione ''I sogni di Renato'' – Social Reggae Project – Csoa Macchia Rossa – Csoa La Strada – Loa Acrobax – Sos Jamaica – Facciamo Breccia Roma – Collettivo TLGBQ ''Sui generis'' – Collettivo femminista ''La mela di Eva'' – Csoa Forte Prenestino – Coordinamento Lesbiche Romane – Infoxoa – Auro e Marco – El ''Che''ntro – Collettivo Femminista “Le Ribellule” – Collettivo Scienze Politiche Roma 3 – A/Matrix – DubRisingMusic (LE) – I Militant Sound System (LE) – Centro di iniziativa GLBT ''Open Mind'' – Radici nel Cemento – www.romateatro.com – Csoa Gabrio (TO) – Spazio sociale occupato ''Ex-51'' – Associazione Sinistra Critica – KAOS Crew – Baracca Sound – Lionheart Sound – More Fire (ROR) – Real Rock hi-fi – Polisportiva ''All Reds'' – RadioTorre Sound System – Bugslab – Salotto Phonico – Castello Reggae (FR) – SunWeed (NA) – Neurologic Dub Brigade Sound System – http://www.myspace.com/labanlieue – Fuoricampo Lesbian Group (BO) – RadioLina (NA) – Azione Gay e Lesbica (FI) – Antagonismo Gay (BO) – Coordinamento per la Difesa delle Persone Prostitute (RM) – Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli (RM) – Roots Addicted Sound System (LE) – Marginalia (BO) – AMIGDALA corpi vari generi diversi (RM) – Big Dread Sound System – Horus Occupato (RM)


Per adesioni e informazioni: nonsoloreggae@autistici.org

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