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Roma Pride, 16 giugno 2007

ROMA PRIDE, 16 giugno 2007

Oggi manifestiamo insieme la nostra volontà di autodeterminarci e di scegliere liberamente, nella nostra quotidianità, ciò che più ci rende felici.
Portiamo nelle strade il nostro orgoglio di essere considerat@ divers@: da chi ci giudica e pretende di disquisire sulla nostra sessualità e sul nostro modo di viverla; da chi accetta passivamente un controllo capillare su ogni aspetto della propria esistenza; e da chi questo controllo lo impone attivamente, per continuare ad esercitare il proprio potere.
Siamo antiomofob@, antisessiste, e antixenofob@, nella misura in cui rifiutiamo ogni forma di prevaricazione. Siamo convint@ che l'oppressione di lesbiche, gay, bisex, trans e queer, sia un problema politico di primaria importanza nell'ambito di tutti i percorsi che implicano antifascismo, libertà di scelta e diritti.
Coerentemente con tutto ciò, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione sul reggae omofobo, con lo scopo di far annullare i concerti in cui si esibiscono personaggi che inneggiano alla violenza contro gay e lesbiche, definendoli come peccatori, pervertiti e quant'altro. Esattamente come fanno la destra radicale e il cattolicesimo che combattiamo ogni giorno.
Abbiamo iniziato lo scorso anno con Buju Banton, proseguendo quest'anno con Capleton ed Elephant Man. I prossimi appuntamenti saranno a Fiesta (Ippodromo delle Capannelle) per Sizzla, Beenie Man e TOK.
Chiunque ritenga opportuno ribellarsi all'odio verso la diversità, soprattutto se associato alla fede religiosa, e all'utilizzo della musica per veicolare messaggi inconcepibili, in un'ottica di cieco consumo, ha una possibilità in più per farlo.
La nostra forza nasce dalla mobilitazione delle singole persone, con modalità il più costruttive e creative possibili. Ogni singolo rifiuto consapevole di finanziare questi concerti e di fruire fisicamente di questi spettacoli, rappresenta il rifiuto di partecipare alla celebrazione della macchina da divertimento in cui tutto è lecito (anche bruciare lesbiche e gay). Ed è già di per sé una conquista.

BOICOTTA LA MUSICA OMOFOBA E SESSISTA!

Rete per il boicottaggio dei concerti omofobi
http://nonsoloreggae.noblogs.org
nonsoloreggae@autistici.org

scarica il volantino 070616_volantino_pride.pdf

LETTERA APERTA SUI CONCERTI DI SIZZLA, BEENIE MAN E TOK


A pochi giorni dalla manifestazione nazionale del Pride, che si svolgerà a Roma il 16 giugno 2007, alla quale parteciperemo con uno spezzone unitario per combattere qualsiasi forma di discriminazione basata sull'identità sessuale, l'Estate Romana si appresta a regalarci i concerti di Sizzla, Beenie Man e T.O.K. a Fiesta: due cantanti e un quartetto vocale che hanno fatto dell'omofobia il loro biglietto da visita.

Il brano Chi Chi Man dei T.O.K., che dice letteralmente ''Rat tat tat every chi chi man dem haffi get flat'' [Rat-tat-tat tutti i froci devono morire] e ''Blaze di fire mek we bun dem!'' [Appicca il fuoco e bruciali!], è stato usato dal leader del Jamaican Labour Party per promuovere la sua campagna elettorale, alla vigilia delle elezioni politiche del 2001. Non stupisce che in un paese in cui l'omosessualità è punita per legge, la canzone sia diventata uno slogan nazionale. Nel brano Pump Up, Sizzla canta ''Fire fi di man dem weh go ride man behind'' [Brucia gli uomini che fanno sesso anale con altri uomini]. Nel 2004 Sizzla ha dichiarato in un'intervista alla BBC ''They can't ask me to apologize. They've got to apologize to God because they break God's law'' [Loro (i gay) non possono chiedermi di scusarmi. Sono loro che devono chiedere scusa a dio perche' infrangono la legge divina]. Nel 2005 Sizzla ha risposto alle proteste internazionali, scrivendo il brano Nah Apologize [Nessuna scusa], in cui spiega che i ''Rastaman nah apologize to no batty bwoy'' [i Rastaman non chiedono scusa ai gay].

Troviamo vergognoso che messaggi di questo tipo vengano ospitati all'interno di una manifestazione tra le più importanti dell'Estate Romana. Pensiamo che il Comune di Roma non debba permettere che all'interno di iniziative culturali che lo coinvolgono direttamente, ci sia spazio per chi incita alla violenza, alla discriminazione, alla sopraffazione. Chiediamo al Comune di Roma, e in particolare all'assessorato alle politiche culturali, di ritirare il patrocinio offerto a Fiesta nell'ambito della programmazione dell'Estate Romana, nel caso che i concerti di Sizzla (il 21 giugno p.v.) e dei T.O.K. insieme a Beenie Man (l'11 luglio p.v.) vengano confermati.

E rimaniamo ancor più sconcertati dalla vaghezza delle scuse degli organizzatori. Il promoter che organizza il tour italiano di Sizzla (Tour de Force) ha recentemente diffuso una dichiarazione firmata da Sizzla, Beenie Man e Capleton, intitolata Reggae Compassionate Act, presentandola come una dimostrazione di un ''cambiamento di rotta'' da parte dei suddetti cantanti. Le dichiarazioni si possono leggere qui: http://www.sosjamaica.org/test/action.asp?ID=374

Purtroppo queste dichiarazioni non rappresentano una novità ma sono un espediente, già ampiamente usato nel passato, per garantire lo svolgimento di questi concerti in Europa, tappando la bocca alle proteste. Sono dichiarazioni così vaghe e fumose che non si capisce nemmeno con chi o per che cosa i firmatari si stiano scusando e, soprattutto, non dicono esplicitamente che i cantanti smetteranno di diffondere messaggi omofobi durante i loro concerti sia in Europa che nei Caraibi.

Finché questi cantanti non si esporranno pubblicamente condannando esplicitamente la violenza omofoba (sia verbale che materiale), non solo in Europa ma anche in Giamaica, noi continueremo a boicottarli.

Chiediamo dunque agli organizzatori dei concerti di Sizzla, Beenie Man e T.O.K. (a Roma, Osoppo, Milano, Ancona e Bari) di provvedere tempestivamente ad annullare queste date, come coraggiosamente è stato già fatto a Bologna e Torino nel caso di Beenie Man e Capleton.

LA RETE PER IL BOICOTTAGGIO CONTRO I CONCERTI OMOFOBI
http://nonsoloreggae.noblogs.org
nonsoloreggae@autistici.org

Aspettando il PRIDE del 16 giugno

5 giugno: festa SUI GENERIS @ la sapienza

saremo presenti con un banchetto informativo sulla campagna di boicottaggio contro i concerti omofobi

 

verso il PRIDE… sabato 16 giugno a Roma

16 maggio: BOICOTTA Elephant Man!

Dopo il successo del 12 Maggio, non ci fermiamo.
Ringraziamo tutti e tutte voi e vi invitiamo…

MERCOLEDI' 16 MAGGIO

TUTTI E TUTTE SOTTO AL TENDA A STRISCE!!!
A VOLANTINARE FUORI DAL CONCERTO DI ELEPHANT MAN

L'EVENTO DELL'ANNO,
LE FESTE MOBILI DEI BOICOTTATORI E DELLE BOICOTTATRICI
SONO ORMAI SULLA BOCCA DI TUTTI E TUTTE :))

QUINDI BOICOTTA CON NOI ELEPHANT MAN
BOICOTTA L'OMOFOBIA

DALLE 21 AL TENDA A STRISCE
Via G. Perlasca (sulla Palmiro Togliatti all'altezza della Collatina), Roma

Come arrivare 

 

12 maggio: Cosa faccio dopo il Family Day? Vado al concerto contro i gay!

"COSA FACCIO DOPO IL FAMILY DAY?"
"VADO AL CONCERTO CONTRO I GAY!"

La campagna di boicottaggio contro i cantanti omofobi (Capleton, Sizzla, Elephant Man e Beenie Man) in arrivo a Roma continua.Sabato 12 maggio, al csoa Villaggio Globale, si svolgerà il primo di questi quattro concerti. Dall'assemblea cittadina del 2 maggio scorso è emersa la necessità di costruire un'azione visibile, per comunicare con la città e con quantie quante ancora non sanno che tipo di concerto andranno a vedere.Non possiamo restare in silenzio mentre messaggi di odio così forti attraversano la città.
Non vogliamo restare in silenzio mentre si svolge un concerto i cui contenuti sessisti e omofobi richiamano la santità e il ruolo sociale della famiglia eterosessuale, che le associazioni cattoliche celebrano
proprio nella stessa giornata col loro Family Day.
Tutto questo avverrà nello stesso giorno in cui il Laboratorio antifascista organizzato dalla RAM (che si terrà il 12 e il 13 maggio al csoa ex Snia) propone una discussione sulle connessioni tra la chiesa e il neofascismo, sull'ingerenza della chiesa nella vita di tutte e tutti noi, su come la distorsione del concetto di "naturale" alimenta l'odio e la paura nei confronti di chiunque non si conformi alla norma del sistema eteropatriarcale.
Quella stessa sera, noi saremo fuori dal concerto di Capleton a fare informazione e a manifestare il nostro dissenso, con una presenza festosa e creativa, ironica e rumorosa, musicale e colorata, insieme a
KAOS CREW, BARACCA Sound, LIONHEART Sound
 
…e tanti e tante altre…

BOICOTTA L'OMOFOBIA!
sabato 12 maggio, dalle ore 22.00 al Ponte di Testaccio

P.S.
è gradito l'abito rosa

per info e adesioni: nonsoloreggae@autistici.org
                                   http://nonsoloreggae.noblogs.org

ARCILESBICA ROMA sui concerti omofobi a Roma

Come l'anno scorso "Roma incontra il Mondo", quest'anno è il Villaggio globale a ospitare cantanti e band giamaicani dai testi omofobici. Come l'anno scorso non si è riusciti a far annullare i concerti. E' imporatante però controinformare chi al concerto di Camleton vorrà andare, per mettere sul piatto della bilancia una passione musicale e il farsi platea di contenuti di istigazione alla violenza omofobica. Per chiedere un atto di responsabilità a chi può scegliere di non andare al concerto per aggiungere la propria alla nostra indignazione.
Non si affossa però l'obiettivo di riuscire a convincere le strutture organizzative a cancellare le date, attraverso un'azione di boicottaggio, Continue reading →

il CIRCOLO MARIO MIELI aderisce al boicottaggio contro i cantanti omofobi

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ha appreso in questi giorni con
immenso stupore che si fa sempre più insistente la voce di una sua presenza
con banchetti informativi delle attività dell'associazione al concerto di
Capleton, Sizzla e degli altri cantanti reggae omofobi. 
Smentiamo categoricamente questa voce ribadendo che il Circolo Mario Mieli
rifiuta in ogni modo artisti che fanno dell'odio, dell'omofobia e
dell'intolleranza la loro bandiera.
Lo scorso Luglio il Circolo si fece promotore di  un azione di boicottaggio non
violenta contro il concerto di  Buju Banton, cantante  processato per un brutale
pestaggio ai danni di due  omosessuali, durante la manifestazione Roma incontra il Mondo di Villa Ada.
Confermiamo invece la nostra presenza fuori della manifestazione insieme a
tutte le associazioni e realtà che si battono per boicottare lo svolgimento
del concerto. Continue reading →

Anche TORINO boicotta Capleton e Beenie Man

BOICOTTA CAPLETON E BEENIE MAN a TORINO!

All'Hiroshima in programma due concerti omofobici, sessisti, fondamentalisti. "Tutti i gay e i sodomiti dovrebbero essere ammazzati". Cosi' canta Capleton, noto cantante reggae giamaicano che in una delle sue piu' celebri canzoni intitolata Give Har. Un messaggio deciso, che viene ulteriormente sottolineato in un'altra sua grande hit, Hang them Up: "legateli e impiccateli vivi, di tutti i gay che girano qua intorno, la madre terra dice che nessuno può sopravvivere". I concerti di Capleton sono a base di odio, di insulti e di inviti all'azione violenta diretta contro tutti coloro che vivono apertamente la loro omosessualita', e per questo ci sembra inaccettabile il concerto previsto all'Hiroshima per l'8 maggio. Il primo giugno inoltre, nello stesso locale, è previsto un'altro sgradito ospite: si tratta di Beenie Man, autore di testi che poco lasciano all'immaginazione. Continue reading →

Violenza, sessismo, omofobia: BOLOGNA rigetta Capleton e Beenia Man

VIOLENZA, SESSISMO, OMOFOBIA:

BOLOGNA RIGETTA CAPLETON E BEENIE MAN

Le associazioni e le realtà gay lesbiche trans di Bologna hanno da tempo consolidato relazioni con i soggetti impegnati, a vario titolo, nella costruzione di una società basata sulla valorizzazione di ogni diversità e su una socialità che afferma le diverse espressioni culturali della liberazione dall'oppressione neoliberista ed eteropatriarcale.
Queste relazioni, che includono il Link e l'Estragon hanno permesso il raggiungimento di un risultato comune: i previsti concerti di Capleton e Beenie Man – musicisti che fanno del sessismo e della violenza contro lesbiche, gay e trans il messaggio principale della loro musica – sono stati cancellati.
Un risultato molto significativo per una città che ha subìto, negli ultimi mesi, stupri e violenze a carico di donne, lesbiche, gay e trans, il tutto mentre continua la grave campagna denigratoria a carico di ogni differenza portata avanti da chiesa e destre.
E' questo un esempio che auspichiamo sia seguito anche dagli organizzatori dei concerti nelle altre città: Rolling Stone e Alcatraz club (Milano), Liveclub (Trezzo sull'Adda, Milano), Teatro Tenda Strisce e Villaggio Globale (Roma).
In questo senso, invitiamo tutte e tutti a sostenere la campagna nazionale di boicottaggio, la cui documentazione è pubblicata su http://nonsoloreggae.noblogs.org

Antagonismo Gay
Arcigay Il Cassero
Arcilesbica Bologna
Fuoricampo Lesbian Group
MIT – Movimentò Identità Transessuale

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