Anche TORINO boicotta Capleton e Beenie Man

BOICOTTA CAPLETON E BEENIE MAN a TORINO!

All'Hiroshima in programma due concerti omofobici, sessisti, fondamentalisti. "Tutti i gay e i sodomiti dovrebbero essere ammazzati". Cosi' canta Capleton, noto cantante reggae giamaicano che in una delle sue piu' celebri canzoni intitolata Give Har. Un messaggio deciso, che viene ulteriormente sottolineato in un'altra sua grande hit, Hang them Up: "legateli e impiccateli vivi, di tutti i gay che girano qua intorno, la madre terra dice che nessuno può sopravvivere". I concerti di Capleton sono a base di odio, di insulti e di inviti all'azione violenta diretta contro tutti coloro che vivono apertamente la loro omosessualita', e per questo ci sembra inaccettabile il concerto previsto all'Hiroshima per l'8 maggio. Il primo giugno inoltre, nello stesso locale, è previsto un'altro sgradito ospite: si tratta di Beenie Man, autore di testi che poco lasciano all'immaginazione. "Prendi un bazooka e uccidi i froci", "Spara ai froci, la mia grossa pistola fa boom", sono solo alcuni dei violenti testi presenti nelle canzoni piu' popolari di questo contestato cantante. Entrambi i personaggi, insieme a Buju Bantu (processato per un brutale pestaggio ai danni di due omosessuali), Sizzla, Elephant Man, sono stati oggetto di una forte campagna di boicottaggio negli USA e in Europa. In Italia il concerto di questi personaggi è stato contestato da realtà lgbtq, spazi occupati e collettivi a Roma (dove sono previsti concerti di Capleton e Sizzla) e Bologna (Capleton e Beenie Man). Quelli in programma a Bologna sono stati annullati, mentre a Roma sono oggetto di un partecipato boicottaggio. Aggiungiamo che sarebbe ipocrita accogliere le lettere in cui questi cantanti e chi li rappresenta e ne organizza i concerti, la Pirates, si impegnano a non proporre canzoni omofobiche in occasione dei concerti: si fa suonare chi vende dischi incitando alla violenza contro il diverso, operando una censura parziale sui suoi testi più fastidiosi ma promuovendo comunque il cantante, facendo finta di non capire che promuovere alcune figure del panorama reggae significa fare una scelta culturale, perché significa promuovere "qualche cretino che accarezza nel senso del pelo i bassi istinti del pubblico" come dichiarò tempo fa Linton Kwesi Johnson, figura di riferimento del panorama reggae internazionale. Viviamo già quotidianamente le prediche, le pressioni, le ingerenze della Chiesa cattolica e del Vaticano, l'aggressività e il fondamentalismo di chi vuole imporre un ordine religioso, magari spacciato per ordine "naturale" o "biologico", ai comportamenti sessuali e ai modi di vivere delle persone. Nell'ultimo anno in Italia abbiamo assistito ad un'escalation di violenze ai danni di lesbiche, gay, transgender. Tutto questo avviene in un clima dove la cultura dell'aggressione e dell'intolleranza si insinua nei meandri della società e si mette in pratica nelle vie delle nostre città. Reclamiamo una cultura di qualità, libera da sopraffazioni, intolleranza e ipocrisia e non vogliamo vedere ospitati a Torino -la citta' che ha ospitato il primo movimento omosessuale italiano organizzato (il F.U.O.R.I.) e promotrice del Pride del 2006- questi personaggi che diffondono l'odio verso il diverso, incitano l'uccisione delle persone omosessuali e attaccano l'autodeterminazione delle donne.

PER QUESTE RAGIONI CHIEDIAMO ANCHE A TORINO L'ANNULLAMENTO DEI CONCERTI DI CAPLETON E BENNIE MAN! AMA LA MUSICA, ODIA RAZZISMO-OMOFOBIA-SESSISMO-FASCISMO! BOICOTTA CAPLETON E BENNIE MAN a TORINO!

Facciamo Breccia Torino, Collettivo T. Muntzer, Csoa Gabrio, Collettivo Femminista Mafalda, Circolo GLBT Maurice, Collettivo Femminista Rosse Fuoco.

Per adesioni: torino@facciamobreccia.org

Per maggiori info: http://nonsoloreggae.noblogs.org