iTunes mette al bando le canzoni omofobe


iTUNES METTE AL BANDO LE CANZONI OMOFOBE

Jamaica Star, 9 aprile 2008 

La società americana Apple Inc ha rimosso i brani degli artisti
dancehall Buju Banton, T.O.K. ed Elephant Man, dal loro sito ufficiale
riferendo che le canzoni incitano alla violenza contro gli omosessuali.

In risposta all’azione e alle lettere scritte da Egale e SMM che
fanno parte di “Stop Murder Music" associazioni pro-gay canadese, pronta
la risposta della società americana che ha rimosso le tracks
incriminate come “Boom Bye Bye” di Buju Banton, “Chi-Chi Man” dei TOK e
“Log On” di Elephant Man, completamente eliminate dallo store di iTunes
e dal sito web.

Apple iTunes è il principale distributore on-line di musica in Nord
America attraverso i loro siti web e negozi virtuali. Dal 2008 sono
state scaricate dal 28 aprile 2003 oltre quattro miliardi di canzoni.
Akim Larcher fondatore di SMM (Canada), ha spiegato che SMM aveva
scritto alle due più grandi società di distribuzione di musica in
Canada chiedendo un intervento specifico per eliminare queste canzoni.

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La Red Stripes ritira la sponsorizzazione dei concerti omofobi in Giamaica

La Red Stripes ritira la sponsorizzazione dei concerti in Giamaica a causa delle liriche omofobe

Associated Press, 5 aprile 2008

KINGSTON, Giamaica – La compagnia produttrice della birra Red Stripes dichiara che non sponsorizzerà diversi concerti che si terranno in Giamaica, a causa delle liriche sempre più violente.

La compagnia ha ritirato migliaia di dollari di sponsorizzazioni dal «Reggae Sumfest» e dallo «Sting», i due più popolari festival reggae giamaicani. La glorificazione della violenza da parte dei musicisti si sta trasformando in una moda preoccupante, ha dichiarato la compagnia in un comunicato diffuso venerdì scorso.

Diversi musicisti giamaicani – tra i quali Buju Banton, che si esibirà al Sumfest quest’anno – sono stati criticati all’estero per la violenza delle loro liriche omofobe.

La Red Stripes è di proprietà della compagnia britannica Diageo, che l’ha acquistata circa dieci anni fa dalla compagnia giamaicana Desnoes and Geddes. 

 

il manifesto: la rete contro i concerti omofobi verso il Pride

il manifesto, 14 giugno 2007, pag. 3

No global verso il Pride. In formazione sparsa
I centri sociali con la tecno del Forte Prenestino e il reggae della rete
contro i concerti omofobici. In piazza anche i Cobas. Ma non tutto il popolo no
war si è mobilitato
Giacomo Russo Spena
Roma
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Liberazione: IL REGGAE OMOFOBO NON LO VOGLIAMO

Liberazione, 18/05/2007, pag. 3

Il reggae omofobo non lo vogliamo
Federico Raponi

Ogni società ha i propri errori, limiti, contraddizioni. La Giamaica ad esempio è uno dei tanti paesi in cui gay e lesbiche sono tuttora costretti alla clandestinità in quanto vittime di pestaggi e omicidi, come quello a novembre scorso di Steven Harvey, attivista omosessuale di un'organizzazione che si occupa di lotta all'Aids. Le espressioni culturali dell'isola caraibica, prima fra tutte la musica reggae che l'ha resa celebre, non sono esenti dal problema. Il reggae ha sempre avuto, nell'immaginario, nei testi, nei protagonisti e nella fruizione collettiva (dai concerti ai sound system) una forte valenza politica. Ha espresso la coscienza delle radici identitarie, una bandiera di fratellanza contro imperialismo, razzismo e proibizionismo delle droghe leggere. Si è diffuso e suddiviso in sottogeneri. In alcuni di questi, però, si Continue reading →

Repubblica: “Rinunciamo a Capleton”

La Repubblica, 08.05.2007, pag. IV – http://www.repubblica.it/

"RINUNCIAMO A CAPLETON"

HIROSHIMA ACCOGLIE L'INVITO DEL TORINO GAY PRIDE
Federica Cravero

Torino LA POLEMICA
Il direttore Gargarone: "In altre città il cantante reggae canta, qui vince la censura"
"Rinunciamo a Capleton"

Altro che "peace and love". Il concerto di Capleton, probabilmente il più famoso cantante giamaicano reggae contemporeaneo, più volte contestato per i testi omofobici delle sue canzoni, ha fatto arrivare ai ferri corti il Coordinamento Torino Pride e l'Hiroshima mon amour, che stasera avrebbe dovuto ospitare l'evento. Avrebbe. Perché il concerto è stato annullato ieri pomeriggio dagli organizzatori, dopo il vespaio di polemiche che l'esibizione ha suscitato nella comunità glbt. Continue reading →

La Stampa: Capleton? “No grazie”

da La Stampa, 08.05.2007 – http://www.lastampa.it

Capleton all'Hiroshima "Grazie, meglio di no"
EVENTO ANNULLATO
SALTA IL CONCERTO IN PROGRAMMA STASERA
Porte chiuse per il predicatore di un reggae anti-gay
Paolo Ferrari

Avrebbe dovuto debuttare a Torino la tournée del controverso cantante giamaicano Capleton, il cui concerto era stato annunciato questa sera a Hiroshima Mon Amour. A poche ore dall'evento, però, lo show è stato annullato. Continue reading →

Repubblica: Capleton? E’ reggae omofobico

Repubblica, Sabato 28 aprile 2007

Gay: "Capleton? E' reggae omofobico"
 
BOLOGNA – Le associazioni in difesa degli omosessuali chiedono l'annullamento dei concerti a Bologna di Capleton (10 maggio all'Estragon) e di Beenie Man (29 maggio al Link). Si contesta il fatto che i due artisti giamaicani inneggerebbero al fondamentalismo religioso e all'odio contro le diversità. "Non vogliamo che cantino nè a Bologna nè in nessun'altra parte del mondo" hanno scritto. I gestori dell'Estragon si chiamano fuori dalle polemiche: "Nulla sapevamo dei contenuti omofobi e sessisti delle canzoni di Capleton. Se è così Estragon negherà l'utilizzo della sala".