AMNESTY INTERNATIONAL: Essere gay in Jamaica è uguale ad essere morto

Amnesty International condanna gli ultimi attacchi anti-gay sull'isola, avvenuti a Pasqua.

In particolare ha pubblicato un rapporto dove si evince un crescendo di episodi violenti contro i gay da parte di gruppi di persone.

L'ultimo episodio vicino ad una chiesa proprio la domenica di Pasqua, l' 8 aprile, una folla di persone ha circondato una chiesa a Mandeville dove si stava svolgendo un funerale, ne è seguito un lancio di oggetti. Gli attacchi sono stati diretti contro le persone in lutto, la gente credeva fossero gay.
Dopo l'assassinio dell’attivista gay Brian Williamson a Kingston nel giugno 2004, il Jamaica Observer, nota testata locale, ha pubblicato una lettera:"Essere gay in Jamaica è uguale ad essere morto". Malgrado l'episodio abbia suscitato l'attenzione internazionale, la situazione per i jamaicani si è deteriorata ulteriormente.

Il 2 aprile di quest'anno, una folla ha lanciato pietre e bottiglie ad un gruppo degli uomini in costume che stavano ballando nella parata di carnevale lungo il viale Gloucester a Mobay. Secondo i rapporti, la folla si è inferocita perché gli uomini stavano ballando in un modo sessualmente indicativo. I testimoni oculari hanno detto che gli uomini sono stati accerchiati da 30 o 40 persone. Alcune vittime sono state portate in ospedale dopo il pestaggio.
Questi due avvenimenti si sono verificati soltanto due mesi dopo che un gruppo di uomini ha attaccato degli omosessuali in una farmacia a Kingston. Amnesty International riferisce che oltre 200 persone attendevano che gli uomini uscissero fuori dalla farmacia per picchiarli a morte. L'associazione condanna questi attacchi e riferisce alle autorità Jamaicane, per assicurare un'indagine piena e imparziale, in conformità ai suoi obblighi internazionali dichiarati nell'International Covenant su Civil e su Political Rights e nell'American Convention su Human Rights.
Il clima omofobico è stato inasprito dalla durevole popolarità della "musica assassina" prodotta da artisti importanti quali Buju Banton, Beenie Man, Vybz Kartel, Elephant Man, Sizzla, Capleton, T.O.K. e Shabba.
Occorre un accordo per fermare le liriche anti-gay durante le esibizioni. Se è vero ormai che con l'opera di OutRage, fuori dall'isola la vita agli artisti è stata resa più difficile, in Jamaica continuano a cantare indisturbatamente. La campagna "Stop Murder Music" è giunta sino all'Awards, il vicepresidente Dennis Carney del Black Gay Men's Advisory Group, ha ritirato il premio per conto del lavoro svolto dal suo gruppo, OutRage, e J-Flag, l'associazione locale per i diritti dei gay Jamaicani.
Come mai in Jamaica non si riesce ad impedire che gli artisti continuino a denigrare gli omossessuali?
Questa la domanda della comunità internazionale.

fonte: http://www.reggaezion.com/Articoli/gay_jamaica.htm