Entries from Maggio 2007 ↓
Maggio 30th, 2007 — Rassegna stampa
La Provincia di Lecco + Como + Sondrio, 30/05/2007
I consumatori chiedono di cancellare il concerto del giamaicano: «Canzoni contro i gay»
Manson? Al Codacons fa più paura Beenie
Alessio Brunialti
MILANO. In tempi passati bastava solo l'annuncio dell'approssimarsi remoto di un concerto di Marilyn Manson per scatenare le ire dei genitori, delle associazioni confessionali, perfino, è storia recente, di alcuni consiglieri comunali che, trasferita una performance da Monza a Milano, cercarono di impedirne lo svolgimento, considerandolo poco meno di un sabba infernale. Invece il signor Brian Warner, questo è il nome della "bestia" all'anagrafe, si è esibito del tutto indisturbato, nell'indifferenza di tutti (eccetto, naturalmente, i suoi sempre numerosi fan), non più tardi di lunedì sera al Mazda Palace. Non è più pericoloso? Dov'erano tutti? Ma i tempi cambiano e le mode si evolvono. Il Codacons si è fatto avanti per chiedere l'annullamento dello show di Beenie Man, star giamaicana del reggae, domani sera sul palco dell'Alcatraz. Continue reading →
Maggio 26th, 2007 — Reggae e Omofobia
SIZZLA KALONJI
vero nome: Miguel Collins
data di nascita: 17 aprile 1976
SIZZLA CANTA:
PUMP UP
Step up inna front line
fire fi di man dem weh go ride man behind
Shot battybwoy, my big gun boom
TRADUZIONE:
Salite in prima linea
Fuoco sugli uomini che fanno sesso con gli uomini dal di dietro
Sparate ai gay e alle lesbiche, la mia grossa pistola fa bang
BOOM BOOM
Boom boom! Batty boy them fi dead
TRADUZIONE:
Bang Bang! [come in un colpo di pistola] i gay e le lesbiche vanno ammazzati
GET TO DA POINT
Sodomite and batty bwai mi seh a death fi dem
Mi no trust babylon fi a second yah so
Mi a go shot batty bwai dem widdi weapon ya
TRADUZIONE:
Ai sodomiti e i batty bwoy, io dico: a morte!
Non mi fido di Babilonia nemmeno per un secondo
Io vado a sparare ai gay e alle lesbiche con le armi
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Maggio 26th, 2007 — Reggae e Omofobia
TOK, CHI CHI MAN (VP Records, 2001)
From dem a par inna chi chi man car
Blaze di fire mek we bun dem! (Bun dem!!)
From dem a drink inna chi chi man bar
Blaze di fire mek we dun dem! (Dun dem!!)
So mi go so, do yuh see weh I see?
Niggas when your doin that
Nuff a dem a freak dem a carry all dem dutty act
Thug nigga wanna bees nuff a dem a lick it back
It dem bring it to we, hold on nuff coppa a shot
Coppa shot rise up every calico go rat tat tat
Rat tat tat every chi chi man dem haffi get flat
Get flat! Mi and my niggas ago mek a pack
Chi chi man fi dead and dat's a fact
traduzione:
A quelli che vanno insieme in una macchina di froci,
appicca il fuoco e bruciali! (Bruciali!)
A quelli che bevono in un bar i froci
appicca il fuoco e uccidili! (Uccidili!)
Mi guardo attorno, vedi anche tu quello che vedo io?
Negri che vi comportate in quel modo,
molti di loro sono anormali, coi loro sudici atti
vogliono essere negri criminali, ma lo prendono in culo
Se lo portano a noi, aspetta, che voleranno molti colpi
I proiettili volano, prendi tutte le pistole e spara
Rat-tat-tat tutti i froci devono morire
Muori! Io e i miei negri faremo un patto
I froci devono morire e questo è un fatto
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Maggio 18th, 2007 — Rassegna stampa
Liberazione, 18/05/2007, pag. 3
Il reggae omofobo non lo vogliamo
Federico Raponi
Ogni società ha i propri errori, limiti, contraddizioni. La Giamaica ad esempio è uno dei tanti paesi in cui gay e lesbiche sono tuttora costretti alla clandestinità in quanto vittime di pestaggi e omicidi, come quello a novembre scorso di Steven Harvey, attivista omosessuale di un'organizzazione che si occupa di lotta all'Aids. Le espressioni culturali dell'isola caraibica, prima fra tutte la musica reggae che l'ha resa celebre, non sono esenti dal problema. Il reggae ha sempre avuto, nell'immaginario, nei testi, nei protagonisti e nella fruizione collettiva (dai concerti ai sound system) una forte valenza politica. Ha espresso la coscienza delle radici identitarie, una bandiera di fratellanza contro imperialismo, razzismo e proibizionismo delle droghe leggere. Si è diffuso e suddiviso in sottogeneri. In alcuni di questi, però, si Continue reading →
Maggio 16th, 2007 — Rassegna stampa
COMUNICATO STAMPA CODACONS
Cronaca di Milano
16 maggio 2007
MILANO: IL CODACONS CHIEDE L’ANNULLAMENTO DEL CONCERTO DI BEENIE MAN DOMANI SERA ALL'ALCATRAZ CLUB
CANZONI CON TESTI PERICOLOSAMENTE OMOFOBICI. L’ASSOCIAZIONE MINACCIA UNA RAFFICA DI DENUNCE DINANZI LA MAGISTRATURA
ECCO LA TRADUZIONE DELLE CANZONI DI BEENIE MAN!!
Il Codacons chiede alle istituzioni milanesi l’annullamento del concerto del cantante Beenie Man, in programma domani sera all'Alcatraz Club di Milano.
I testi delle canzoni di questo “artista” – spiega l’associazione – divulgano contenuti violenti e discriminatori, in particolare contro la categoria degli omosessuali. Una moda quella del reggae omofobo, che rischia seriamente di portare divisione nei giovani e una pericolosa istigazione al non rispetto delle minoranze e delle differenze.
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Maggio 16th, 2007 — Rassegna stampa
COMUNICATO STAMPA CODACONS
Cronaca di Roma
16 maggio 2007
ROMA: IL CODACONS CHIEDE L’ANNULLAMENTO DEL CONCERTO DI ELEPHANT MAN STASERA AL TENDASTRISCE
CANZONI CON TESTI PERICOLOSAMENTE OMOFOBICI. L’ASSOCIAZIONE MINACCIA UNA RAFFICA DI DENUNCE DINANZI LA MAGISTRATURA
Il Codacons chiede alle istituzioni capitoline l’annullamento del concerto del cantante reggae Elephant Man, in programma stasera al Teatro Tendastrisce a Roma.
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Maggio 15th, 2007 — Generale
Dopo il successo del 12 Maggio, non ci fermiamo.
Ringraziamo tutti e tutte voi e vi invitiamo…
MERCOLEDI' 16 MAGGIO
TUTTI E TUTTE SOTTO AL TENDA A STRISCE!!!
A VOLANTINARE FUORI DAL CONCERTO DI ELEPHANT MAN
L'EVENTO DELL'ANNO,
LE FESTE MOBILI DEI BOICOTTATORI E DELLE BOICOTTATRICI
SONO ORMAI SULLA BOCCA DI TUTTI E TUTTE :))
QUINDI BOICOTTA CON NOI ELEPHANT MAN
BOICOTTA L'OMOFOBIA
DALLE 21 AL TENDA A STRISCE
Via G. Perlasca (sulla Palmiro Togliatti all'altezza della Collatina), Roma
Come arrivare
Maggio 14th, 2007 — Foto
Maggio 11th, 2007 — Generale
"COSA FACCIO DOPO IL FAMILY DAY?"
"VADO AL CONCERTO CONTRO I GAY!"
La campagna di boicottaggio contro i cantanti omofobi (Capleton, Sizzla, Elephant Man e Beenie Man) in arrivo a Roma continua.Sabato 12 maggio, al csoa Villaggio Globale, si svolgerà il primo di questi quattro concerti. Dall'assemblea cittadina del 2 maggio scorso è emersa la necessità di costruire un'azione visibile, per comunicare con la città e con quantie quante ancora non sanno che tipo di concerto andranno a vedere.Non possiamo restare in silenzio mentre messaggi di odio così forti attraversano la città.
Non vogliamo restare in silenzio mentre si svolge un concerto i cui contenuti sessisti e omofobi richiamano la santità e il ruolo sociale della famiglia eterosessuale, che le associazioni cattoliche celebrano
proprio nella stessa giornata col loro Family Day.
Tutto questo avverrà nello stesso giorno in cui il Laboratorio antifascista organizzato dalla RAM (che si terrà il 12 e il 13 maggio al csoa ex Snia) propone una discussione sulle connessioni tra la chiesa e il neofascismo, sull'ingerenza della chiesa nella vita di tutte e tutti noi, su come la distorsione del concetto di "naturale" alimenta l'odio e la paura nei confronti di chiunque non si conformi alla norma del sistema eteropatriarcale.
Quella stessa sera, noi saremo fuori dal concerto di Capleton a fare informazione e a manifestare il nostro dissenso, con una presenza festosa e creativa, ironica e rumorosa, musicale e colorata, insieme a
KAOS CREW, BARACCA Sound, LIONHEART Sound
…e tanti e tante altre…
BOICOTTA L'OMOFOBIA!
sabato 12 maggio, dalle ore 22.00 al Ponte di Testaccio
P.S.
è gradito l'abito rosa
per info e adesioni: nonsoloreggae@autistici.org
http://nonsoloreggae.noblogs.org
Maggio 10th, 2007 — Rassegna stampa
L'unita' 11/05/2007
PROTESTE Arriva in Italia Elephant Man, uno di quei cantanti reggae che incitano a odiare gay e lesbiche e, in alcuni casi, a ucciderli. Scattano gli inviti a boicottarlo. Intanto Capleton ha annullato il suo tour italiano
di Silvia Boschero
Nello slang di Kingston, la caotica capitale giamaicana, i gay sono i «butty boys», dove «butt» evoca signorilmente il fondoschiena. Un epiteto per nulla scherzoso e tanto meno affettuoso: contro i «batty boys» da anni una pletora di cantanti giamaicani si accanisce con rime insultanti. C'è chi canta che se le lesbiche vengono stuprate «non è colpa nostra», chi invita senza tanti a uccidere. Ora arriva per la prima volta in Italia (il 15 al Liveclub di Trezzo sull'Adda nel milanese e il 16 al Teatro Tendastrisce di Roma) uno di questi cantanti-dj, uno dei piu’ noti: Elephant Man (nome d’arte di Bryan O’Neal) classe 1974. E per alcune strade, almeno quelle nel quartiere romano di S.Lorenzo, compaiono manifesti contro l’omofobia di questo e di altri musicisti con l’invito a boicottarli. Continue reading →